Ciclismo a lutto, 10 maggio 2011

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DanyKid69
view post Posted on 10/5/2011, 11:21




Al Giro d'Italia è il giorno del dolore
Tappa neutralizzata per Weylandt



Carovana in lutto e sotto choc
dopo il dramma del belga.
I compagni taglieranno tutti
insieme il traguardo. Zomegnan:
«Continuiamo a correre per
rendere omaggio a Wouter»


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RAPALLO
E' il giorno del dolore al Giro d'Italia. La carovana è ancora sotto choc per la tragica morte di Wouter Weylandt, ma la corsa rosa non si ferma. La tappa odierna (da Quarto dei Mille a Livorno, 216 km), la quarta di questa edizione del Giro, sarà neutralizzata: i corridori andranno a passo ridotto per rispettare il dolore dei familiari del ciclista belga. E i corridori del team Lepoard per cui correva Weylandt taglieranno tutti insieme il traguardo di Livorno.

La decisione di continuare, presa con le immagini di Weylandt esanime a terra ancora impresse negli occhi, è stata durissima. C'è stata perfino la tentazione di interrompere il Giro. «Abbiamo anche pensato che non valesse più la pena continuare - ha spiegato il direttore generale di Rcs Sport Michele Acquarone - ma abbiamo parlato con i corridori e abbiamo capito che loro sono i primi a voler continuare per rendere omaggio a Wouter. Dopodomani riprenderemo la festa e i corridori ricominceranno con tutto l'entusiasmo possibile. Lo dobbiamo al nostro pubblico, ai corridori e soprattutto a Weylandt».

Campane a lutto
«Sarà una giornata di lutto in partenza e in arrivo», ha continuato Angelo Zomegnan, direttore generale del Giro d'Italia. La carovana prenderà il via dopo un minuto di raccoglimento e il cerimoniale di premiazione della tappa è stato annullato. Le campane del santuario di Montenero e della chiesa di San Jacopo, a Livorno, suoneranno a lutto al passaggio dei corridori. Intanto la tragica morte di Weylandt è stata commemorata stamani con un minuto di silenzio dal Consiglio Regionale della Liguria.

I fiori della famiglia
Intanto i familiari del ciclista belga si sono recati al Passo del Bocco, sul rettilineo dove ieri ha perso la vita Weylandt. Insieme ai genitori di Weylandt anche la sorella e la compagna del ciclista , Ann Sophie, incinta di cinque mesi, con la madre. Su luogo in cui è avvenuto l'impatto sono stati deposti dei fiori. Dopo questa piccola cerimonia privata, i familiari del ciclista si recheranno alla camera mortuaria dell'ospedale di Lavagna dove nel primo pomeriggio è previsto l'esame autoptico sul corpo del ciclista. In mattinata la moglie e il padre di Weylandt hanno eseguito il riconoscimento della salma del giovane ciclista belga nella camera mortuaria dell'ospedale di Lavagna.

«Nessuna responsabilità dei soccorsi»
Poche ore prima il procuratore della Repubblica di Chiavari, che si sta occupando dell'inchiesta aperta a seguito della tragedia di Wyland, ha chiarito che non esiste alcuna responsabilità dei soccorritori: «Non c'è spazio per la polemica sui soccorsi nei confronti del ciclista belga poichè sono stati immediati sia da parte del personale del giro, sia dell'equipe del 118 e dell'elisoccorso», ha detto Francesco Cozzi. «Al momento non appare - ha continuato il procuratore - alcuna responsabilità da parte di terzi ed attendiamo l'esito dell'autopsia».


www3.lastampa.it

Il Giro omaggia Weylandt: il suo team solo al traguardo
Il ciclista belga, morto ieri dopo una caduta, non doveva partecipare alla corsa. Era stato iscritto solo pochi giorni prima. Oggi una tappa "a lutto".

Martina Aureli
Il Giro d’Italia non si ferma. La tappa di oggi, da Genova a Livorno, che doveva essere impegnativa, si trasformerà - con ogni probabilità - in una tappa di trasferimento, come accadde al Tour quando morì Fabio Casartelli.
I corridori, sul traguardo di Livorno, lasceranno che passi per prima la Leopard Trek, la squadra di Wouter Weylandt, il giovane ciclista belga morto ieri a 25 chilometri dal traguardo, dopo essere rimasto vittima di una rovinosa caduta.
Weylandt, 26 anni, ha perso la vita nella terza tappa del giro: la 173 km Reggio Emilia-Rapallo.

La notizia tenuta nascosta ai telespettatori della Rai

La notizia della morte - tenuta nascosta per lunghissimi minuti ai telespettatori (si saprà poi per poter avvertire la moglie incinta del corridore) in una telecronaca che era diventata surreale - è stata data in diretta da Auro Bulbarelli, che da anni segue per la Rai il Giro d'Italia. "Il cuore di Wouter Weylandt ha cessato di battere'': ha reso noto RaiSport intorno alle 17.30.

Risale a tre giorni fa l'ultimo messaggio del ciclista su Twitter. "Domani il vero inizio del Giro. I polmoni e le gambe sono pronti per i 3.496 km": aveva scritto.

Non doveva partecipare al Giro


Wouter Weilandt non doveva partecipare a questo Giro d'Italia. Era stato selezionato, infatti, dal suo team soltanto pochi giorni prima dell'inizio della "corsa rosa", prendendo il posto di un suo compagno di squadra, Daniele Bennati, che si era infortunato.

Cade per 20 metri

Per il belga è stata fatale una drammatica caduta avvenuta a una ventina di chilometri dal traguardo della terza tappa, in un tratto di discesa in cui le velocità erano molto sostenute: l'atleta ha sbattuto la testa contro un muretto a lato della carreggiata, forse un guard rail.
Secondo quanto hanno riferito i vigili del fuoco, Weylandt si trovava a circa 40 metri da un tornante quando ha toccato con il pedale sinistro contro il muretto.
Il ciclista è volato per circa venti metri, sbattendo violentemente la testa contro l'asfalto e procurandosi una frattura cranica estesa.

Arriva la moglie incinta a Malpensa


Anne Sophie, la moglie incinta di Wouter Weyland, sbarca stasera alla Malpensa accompagnata dal padre del corridore. Ad accoglierla sarà il direttore del Giro, Angelo Zomegnan accompagnato dallo staff della Rizzoli-Corriere della Sera Sport.
La notizia della morte - ha detto Zomegnan a Sky Sport 24 - è stata tenuta segreta finché non c'è stata la possibilità di avvertre la moglie di Weyland in condizioni di sicurezza.
La signora stava, infatti, guidando al momento del decesso.
Intanto i corridori del Giro hanno deciso di destinare tutti i premi della tappa di domani alla famiglia dello sfortunato ciclista.

"Addio Wouter": il saluto del suo sito

"Addio Wouter, tu eri unico": questa la scritta che compare sulla home page del sito ufficiale di Wouter Weylandt, "Oggi scompare tutto davanti a questa notizia. Non esistono parole per descrivere questo dramma", si legge ancora sopra una grande foto del giovane velocista belga in tenuta da gara. "
Tanta forza a tutti quelli che ti erano affezionati", conclude il messaggio. Cliccando si accede alla pagine di Facebook di Weylandt, dove "ognuno - si legge ancora - può lasciare un suo ricordo".

La procura di Chiavari apre un'inchiesta

Il sostituto procuratore di Chiavari, Francesco Brancaccio, ha dato il nulla osta per il trasferimento del corpo di Weylandt all'ospedale di Lavagna dove saranno eseguiti gli esami autoptici.
Sulla morte del ciclista verrà aperta un'indagine che chiarisca la dinamica dell'incidente.

L'elicottero non riesce ad atterrare

Weylandt è stato per circa 40 minuti a terra privo di sensi mentre i medici continuavano ad effettuare il messaggio cardiaco, iniettando adrenalina e atropina.
Si è atteso un elicottero sul posto. Ma dopo aver sorvolato la zona il veivolo non è riescito ad atterrare nè a calare la barella.

La dinamica in corso di accertamento

"Abbiamo tentato la rianimazione, facendo tutto quello che si doveva fare. Purtroppo, dopo una quarantina di minuti, abbiamo sospeso tutto. Ho avuto il conforto del 118 che ci ha detto che era inutile insistere nella rianimazione". Così il professor Giovanni Tredici, responsabile del servizio medico del Giro d'Italia, ricostruisce gli ultimi istanti di Wouter Weylandt con Rai Sport. "C'è stata una caduta la cui dinamica è in corso di accertamento...Il corridore - ha spiegato - era già in stato di incoscienza con una frattura cranica estesa".

L'imbarazzo della Rai
Visibile l'imbarazzo della Rai e la difficoltà di Alessandra De Stefano, che da anni segue le grandi corse a tappe.
La conduttrice del Processo alla Tappa ha fatto più volta intendere che, secondo lei, la trasmissione andava sospesa. Diversa l'opinione di Rai Sport, che le ha detto di proseguire la diretta.

Annullata la cerimonia di premiazione

Gli organizzatori hanno deciso di annullare del tutto il cerimoniale di premiazione e la conseguente festa che accompagna la conclusione di ogni tratta.

I precedenti

Il dramma che si è consumato oggi al Giro d'Italia riporta alla memoria il tragico incidente, avvenuto al Tour de France del 1995, che causò la morte del ciclista italiano Fabio Casartelli (25 anni).

www.ilsalvagente.it




 
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